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Meredith, assolti Amanda e Raffaele: "Il fatto non sussiste". I ragazzi subito in libertà
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Meredith, assolti Amanda e Raffaele: "Il fatto non sussiste". I ragazzi subito in libertà
Dopo oltre 10 ore di camera di consiglio, arriva la sentenza d'appello su Amanda Knox e Raffaele Sollecito, accusati dell'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher: sono stati assolti con formula piena dall'accusa di omicidio. La decisione è stata presa in base al primo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale, che prevede l'assoluzione perché «il fatto non sussiste».
L'ACCUSA DI CALUNNIA PER AMANDA - Per Amanda Knox è stata riconosciuta la colpevolezza per calunnia nei confronti di PatriCk Lumunba per la quale sono stati confermati tre anni di carcere e il pagamento delle spese (22mila euro circa). Dopo 4 anni di detenzione, entrambi saranno scarcerati tra breve.
VERGOGNA - Alla lettura della sentenza l'aula è esplosa in un boato. Amanda Knox è scoppiata a piangere e ha abbracciato la sorella, presente in aula con gli altri familiari. Grande la gioia anche di Raffaele Sollecito. L'incubo, per loro è durato 1.448 giorni. All'uscita dal Tribunale le grida di gioia sono state sommerse da fischi e urla. Un coro di "Vergogna" è stato ripetuto e urlato nei confronti degli avvocati che si apprestavano ad essere intervistati.
LE DIFESE - "Una sentenza attesa" ha detto Giulia Buongiorno, avvocato di Raffaele Sollecito che ha definito la sentenza approfondita "che non si è fermata all'apparenza e ha istituito una perizia che ha tolto ogni dubbio e confermato l'estraneità di Raffaele Sollecito".
LE DICHIARAZIONI SPONTANEE DI RAFFAELE - "Per questo 'Signor nessuno' viene chiesto il carcere a vita, se non la pena di morte. Io sono innocente, non ho ucciso, non abbiamo ucciso". Raffaele Sollecito ha chiesto alla Corte d'assise d'appello di considerare la sua innocenza, ha chiesto di sottrarlo a quella che ha definito "ogni giorno in carcere, alla fine di ogni giorno, è sempre la morte, è sempre cosi'". La voce incerta, l'emozione fortissima che l'attanagliava, e di questo ha chiesto scusa alla Corte, il giovane universitario barese nelle sue dichiarazioni al termine dell'ultima udienza ha avuto anche un pensiero tutto speciale: "Vorrei lasciarvi un piccolo omaggio - ha detto alla Corte -, questo braccialetto che porto al polso su cui c'e scritto 'Liberi Amanda e Raffaele', non l'ho mai tolto dal polso, me l'hanno regalato, penso ora sia arrivato il momento di toglierlo. E' un po' ingiallito ma non e' sporco. Questo braccialetto e' un concentrato, e' intriso di diverse emozioni". E ha spiegato: "Il desiderio di giustizia, gli sforzi, il cammino fatto in questo tunnel oscuro verso una luce, c'è desiderio di libertà e un pò l'affetto e la tenerezza che io e Amanda ci siamo mostrati da quando ci siamo conosciuti". Quel braccialetto ha rappresentato oggi nella testa di Raffaele Sollecito l'elemento che condensa tutta la sua linea difensiva, "penso che questo braccialetto appartenga in qualche modo alla storia e al passato, rappresenta il passato. Spero che ci sia per me e Amanda un nuovo futuro e nuove speranze, che penso meritiamo". Sollecito ha aperto la sua dichiarazione sottolineando "è un momento un po' critico, sono un po' teso ovviamente. Quello che riuscirò a dire è niente in confronto a quello che vorrei dire. Vorrei comunicare quello che sto soffrendo in questi anni. E' talmente grande quello che e' accaduto, non esiste una dichiarazione che possa racchiudere tutto insieme".
LE DICHIARAZIONI DI AMANDA - "Io voglio tornare a casa, voglio tornare alla mia vita. Non voglio essere punita e privata della mia vita futura per qualcosa che non ho fatto". "Io non ho ucciso, non ho mai fatto le cose che dicono io abbia fatto". Amanda Knox in lacrime chiede alla Corte d'assise d'appello di non essere condannata, chiede venga riconosciuta la sua innocenza e anche quella di Raffaele Sollecito, imputato con lei per l'omicidio di Meredith Kercher. Sono stati 15 minuti di dichiarazioni accompagnate da singhiozzi e lacrime quelle della studentessa americana prima che la corte si riunisse in camera di consiglio. "Noi meritiamo la liberta' perche' non abbiamo fatto qualcosa per non meritarla. Ho tantissimo rispetto per questa Corte e per la cura che ha avuto in questo processo. Vi ringrazio e vi chiedo per questo giustizia". "Io non sono quella che loro dicono: la perversione, la violenza, il fatto che il rispetto per la vita e per la persona non mi accompagnano. Non ho ucciso, non ho violentato - ha detto ancora Amanda -, non ho rubato, non ero la', non ero presente al crimine". La ragazza ha detto inoltre alla Corte "non ho mai fatto le cose di cui si parla. Mi hanno detto 'dicono che cosi' succedono le cose', ma come cosi'? Ero disordinata ma avevamo buoni rapporti con gli altri inquilini. Con Meredith avevamo una amicizia. Meredith e' stata uccisa e io ho sempre voluto la giustizia per lei". Amanda ha poi toccato anche uno dei punti caldi dell'accusa, il rischio che qualora venga assolta possa lasciare l'Italia e quindi rendere impossibile un ulteriore giudizio con lei presente: "Io non fuggo dalla verità, io insisto per la verita'; io insisto dopo 4 anni sulla mia, sulla nostra innocenza perche' e' vera e merita di essere difesa e riconosciuta. Io voglio tornare a casa". La ragazza ha detto che non conosceva Rudy Guede ed ha aggiunto "se io fossi stata la' sarei morta come lei. Io non c'ero, ero da Raffaele, lui era tutto per me in quel momento. Avevo la mia educazione, il senso di dovere di fronte alla giustizia, delle autorità mi fidavo ciecamente, completamente, assolutamente di loro. In quei giorni io sono stata tradita, sono stata manipolata nella notte tra il 5 e il 6 novembre (2007, nrd)", riferendosi ai verbali di polizia. Amanda ha sottolineato più volte che davanti alla Corte e' stato affrontato il discorso su chi lei sia veramente, "dicono che sono persona diversa da come sembro, diversa dopo tanto tempo, e non si capisci chi io sia. Ma io sono la stessa persona di 4 anni fa. La sola cosa che mi distingue è quello che ho sofferto in questi anni, io ho perso una amica nel modo più brutale, inspiegabile. La mia fiducia assoluta nell'autorita' della polizia e' stata tradita, ho dovuto affrontare accuse senza fondamento, assolutamente suggestive, false, e sto pagando con la mia vita le cose che non ho commesso. Ero piu' giovane e quattro anni fa ero una ragazza che non sapeva cosa significasse la parola tragedia, la vedevo solo in televisione. Non sapevo come affrontare, interpretare una tragedia come quando abbiamo scoperto che Meredith era stata uccisa. Non riuscivo a crederci mi chiedevo come era possibile. Poi tanta paura...".
LA FAMIGLIA DI MEREDITH: VOGLIAMO GIUSTIZIA - Chiedono "giustizia per Meredith" e che non venga dimenticata, i familiari della giovane studentessa inglese barbaramente uccisa la notte tra il primo e il 2 novembre 2007. In una conferenza stampa a poche ore dal verdetto d'appello per Amanda Knox e Raffaele Sollecito, la madre di Meredith, Arline, la sorella Stephanie e il fratello Lyle hanno affermato: "anche noi vogliamo giustizia per Meredith". "Non possiamo biasimare - ha detto la sorella - quanto ha fatto la famiglia Knox in questi mesi ma per noi come famiglia e' difficile ritrovarci in un sistema in cui c'e' stata una campagna mediatica di tali proporzioni". Stephanie ha quindi sottolineato che "siamo qui per dire che anche se si parla di loro (Amanda e Raffaele, ndr) questa e' la storia di Meredith e non vorremmo che fosse dimenticata". A chi chiedeva loro di un possibile perdono, i familiari di Meredith hanno risposto che "in questo momento stiamo alla ricerca della verita', la verita' per capire cosa è veramente successo a Mez".
Fonte www.affaritaliani.it
Cosa ne pensate per me è una vergogna
L'ACCUSA DI CALUNNIA PER AMANDA - Per Amanda Knox è stata riconosciuta la colpevolezza per calunnia nei confronti di PatriCk Lumunba per la quale sono stati confermati tre anni di carcere e il pagamento delle spese (22mila euro circa). Dopo 4 anni di detenzione, entrambi saranno scarcerati tra breve.
VERGOGNA - Alla lettura della sentenza l'aula è esplosa in un boato. Amanda Knox è scoppiata a piangere e ha abbracciato la sorella, presente in aula con gli altri familiari. Grande la gioia anche di Raffaele Sollecito. L'incubo, per loro è durato 1.448 giorni. All'uscita dal Tribunale le grida di gioia sono state sommerse da fischi e urla. Un coro di "Vergogna" è stato ripetuto e urlato nei confronti degli avvocati che si apprestavano ad essere intervistati.
LE DIFESE - "Una sentenza attesa" ha detto Giulia Buongiorno, avvocato di Raffaele Sollecito che ha definito la sentenza approfondita "che non si è fermata all'apparenza e ha istituito una perizia che ha tolto ogni dubbio e confermato l'estraneità di Raffaele Sollecito".
LE DICHIARAZIONI SPONTANEE DI RAFFAELE - "Per questo 'Signor nessuno' viene chiesto il carcere a vita, se non la pena di morte. Io sono innocente, non ho ucciso, non abbiamo ucciso". Raffaele Sollecito ha chiesto alla Corte d'assise d'appello di considerare la sua innocenza, ha chiesto di sottrarlo a quella che ha definito "ogni giorno in carcere, alla fine di ogni giorno, è sempre la morte, è sempre cosi'". La voce incerta, l'emozione fortissima che l'attanagliava, e di questo ha chiesto scusa alla Corte, il giovane universitario barese nelle sue dichiarazioni al termine dell'ultima udienza ha avuto anche un pensiero tutto speciale: "Vorrei lasciarvi un piccolo omaggio - ha detto alla Corte -, questo braccialetto che porto al polso su cui c'e scritto 'Liberi Amanda e Raffaele', non l'ho mai tolto dal polso, me l'hanno regalato, penso ora sia arrivato il momento di toglierlo. E' un po' ingiallito ma non e' sporco. Questo braccialetto e' un concentrato, e' intriso di diverse emozioni". E ha spiegato: "Il desiderio di giustizia, gli sforzi, il cammino fatto in questo tunnel oscuro verso una luce, c'è desiderio di libertà e un pò l'affetto e la tenerezza che io e Amanda ci siamo mostrati da quando ci siamo conosciuti". Quel braccialetto ha rappresentato oggi nella testa di Raffaele Sollecito l'elemento che condensa tutta la sua linea difensiva, "penso che questo braccialetto appartenga in qualche modo alla storia e al passato, rappresenta il passato. Spero che ci sia per me e Amanda un nuovo futuro e nuove speranze, che penso meritiamo". Sollecito ha aperto la sua dichiarazione sottolineando "è un momento un po' critico, sono un po' teso ovviamente. Quello che riuscirò a dire è niente in confronto a quello che vorrei dire. Vorrei comunicare quello che sto soffrendo in questi anni. E' talmente grande quello che e' accaduto, non esiste una dichiarazione che possa racchiudere tutto insieme".
LE DICHIARAZIONI DI AMANDA - "Io voglio tornare a casa, voglio tornare alla mia vita. Non voglio essere punita e privata della mia vita futura per qualcosa che non ho fatto". "Io non ho ucciso, non ho mai fatto le cose che dicono io abbia fatto". Amanda Knox in lacrime chiede alla Corte d'assise d'appello di non essere condannata, chiede venga riconosciuta la sua innocenza e anche quella di Raffaele Sollecito, imputato con lei per l'omicidio di Meredith Kercher. Sono stati 15 minuti di dichiarazioni accompagnate da singhiozzi e lacrime quelle della studentessa americana prima che la corte si riunisse in camera di consiglio. "Noi meritiamo la liberta' perche' non abbiamo fatto qualcosa per non meritarla. Ho tantissimo rispetto per questa Corte e per la cura che ha avuto in questo processo. Vi ringrazio e vi chiedo per questo giustizia". "Io non sono quella che loro dicono: la perversione, la violenza, il fatto che il rispetto per la vita e per la persona non mi accompagnano. Non ho ucciso, non ho violentato - ha detto ancora Amanda -, non ho rubato, non ero la', non ero presente al crimine". La ragazza ha detto inoltre alla Corte "non ho mai fatto le cose di cui si parla. Mi hanno detto 'dicono che cosi' succedono le cose', ma come cosi'? Ero disordinata ma avevamo buoni rapporti con gli altri inquilini. Con Meredith avevamo una amicizia. Meredith e' stata uccisa e io ho sempre voluto la giustizia per lei". Amanda ha poi toccato anche uno dei punti caldi dell'accusa, il rischio che qualora venga assolta possa lasciare l'Italia e quindi rendere impossibile un ulteriore giudizio con lei presente: "Io non fuggo dalla verità, io insisto per la verita'; io insisto dopo 4 anni sulla mia, sulla nostra innocenza perche' e' vera e merita di essere difesa e riconosciuta. Io voglio tornare a casa". La ragazza ha detto che non conosceva Rudy Guede ed ha aggiunto "se io fossi stata la' sarei morta come lei. Io non c'ero, ero da Raffaele, lui era tutto per me in quel momento. Avevo la mia educazione, il senso di dovere di fronte alla giustizia, delle autorità mi fidavo ciecamente, completamente, assolutamente di loro. In quei giorni io sono stata tradita, sono stata manipolata nella notte tra il 5 e il 6 novembre (2007, nrd)", riferendosi ai verbali di polizia. Amanda ha sottolineato più volte che davanti alla Corte e' stato affrontato il discorso su chi lei sia veramente, "dicono che sono persona diversa da come sembro, diversa dopo tanto tempo, e non si capisci chi io sia. Ma io sono la stessa persona di 4 anni fa. La sola cosa che mi distingue è quello che ho sofferto in questi anni, io ho perso una amica nel modo più brutale, inspiegabile. La mia fiducia assoluta nell'autorita' della polizia e' stata tradita, ho dovuto affrontare accuse senza fondamento, assolutamente suggestive, false, e sto pagando con la mia vita le cose che non ho commesso. Ero piu' giovane e quattro anni fa ero una ragazza che non sapeva cosa significasse la parola tragedia, la vedevo solo in televisione. Non sapevo come affrontare, interpretare una tragedia come quando abbiamo scoperto che Meredith era stata uccisa. Non riuscivo a crederci mi chiedevo come era possibile. Poi tanta paura...".
LA FAMIGLIA DI MEREDITH: VOGLIAMO GIUSTIZIA - Chiedono "giustizia per Meredith" e che non venga dimenticata, i familiari della giovane studentessa inglese barbaramente uccisa la notte tra il primo e il 2 novembre 2007. In una conferenza stampa a poche ore dal verdetto d'appello per Amanda Knox e Raffaele Sollecito, la madre di Meredith, Arline, la sorella Stephanie e il fratello Lyle hanno affermato: "anche noi vogliamo giustizia per Meredith". "Non possiamo biasimare - ha detto la sorella - quanto ha fatto la famiglia Knox in questi mesi ma per noi come famiglia e' difficile ritrovarci in un sistema in cui c'e' stata una campagna mediatica di tali proporzioni". Stephanie ha quindi sottolineato che "siamo qui per dire che anche se si parla di loro (Amanda e Raffaele, ndr) questa e' la storia di Meredith e non vorremmo che fosse dimenticata". A chi chiedeva loro di un possibile perdono, i familiari di Meredith hanno risposto che "in questo momento stiamo alla ricerca della verita', la verita' per capire cosa è veramente successo a Mez".
Fonte www.affaritaliani.it
Cosa ne pensate per me è una vergogna
Re: Meredith, assolti Amanda e Raffaele: "Il fatto non sussiste". I ragazzi subito in libertà
meglio non avere niente a che fare con la cosidetta "giustizia"!
valter65- Messaggi : 1651
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Re: Meredith, assolti Amanda e Raffaele: "Il fatto non sussiste". I ragazzi subito in libertà
Io sn una voce fuori dal coro ma sn contento.... Non per come é finita chiaramente ma perché é finita .... I delitti sn una cosa grave e per me sarebbe giusto dare la notizia per i vai tg ma poi basta .... Dovrebbero occuparsene gli enti interessati per trovare i responsabili e concludere il tutto in fretta e silenzio. Qui si fanno delle vere e prorie fiction.... Dalle trasmissioni tv , speciali e tg tutto per fare ascolti.... E dimenticandosi che c é stata una vittima.... Basta meno tv e piu fatti reali....
Wainer88- Messaggi : 809
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Re: Meredith, assolti Amanda e Raffaele: "Il fatto non sussiste". I ragazzi subito in libertà
ma a questo punto l'unico che ha pagato è rudi? e magari sarà anche l'unico innocente.
valter65- Messaggi : 1651
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Re: Meredith, assolti Amanda e Raffaele: "Il fatto non sussiste". I ragazzi subito in libertà
valter65 ha scritto:ma a questo punto l'unico che ha pagato è rudi? e magari sarà anche l'unico innocente.
tutto ci sta..
Re: Meredith, assolti Amanda e Raffaele: "Il fatto non sussiste". I ragazzi subito in libertà
ItalyMeteo ha scritto:valter65 ha scritto:ma a questo punto l'unico che ha pagato è rudi? e magari sarà anche l'unico innocente.
tutto ci sta..
si ma allora è finito tutto quì senza un colpevole o meglio con un presunto colpevole(rudi) e gli altri liberi è tutto uno schifo c'è da aver paura e credo che se quei due fossero stati meno ricchi e meno famosi non sarebbero stati assolti di sicuro.
valter65- Messaggi : 1651
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Età : 58
Località : perugia
Re: Meredith, assolti Amanda e Raffaele: "Il fatto non sussiste". I ragazzi subito in libertà
valter65 ha scritto:ma a questo punto l'unico che ha pagato è rudi? e magari sarà anche l'unico innocente.
beh questo direi di no perchè male o bene sul luogo del delitto le maggiori tracce sono le sue
quel che ora pare strano è che qualcuno che avrebbe partecipato assieme a lui (cosa che pareva certa) non avrebbe lasciato tracce quindi le avrebbe forse cancellate (solo le sue!...)
ieri in tv si è ampiamente visto quanti errori sono stati commessi (per esempio) nei rilievi della polizia scientifica
la cosa sinceramente brutta è che mentre la giustizia in questi casi dovrebbe servire (sia accusa che difesa) a far emergere la verità, pare che serva solo ad attaccarsi sempre a tutti i cavilli per poter creare dubbio prima e far crollare poi le accuse di chi è incolpato che poi per merito della propria difesa esce dal gioco
certo va detto che se tutto è come deciso ieri sera, abbiamo due giovani incolpevoli che per colpa di chi lavora male e dei pregiudizi lanciati anche dai media, si sono fatti 4 anni di carcere e avrebbero rischiato di stare dentro a vita (tanto per fare esempi basti pensare che ad aiutare raffaele sono stati pure dei familiari che avevano ruoli/competenze tecniche....pensate voi chi non ha nulla di tutto ciò...)
la mia personale idea è ben diversa da cosa uscito ieri e vede purtroppo un accaduto molto più banale e schifoso che però non mi pare il caso di dire (errori fatali di una serata storta fra giovani non tanto in se quella notte...)
Re: Meredith, assolti Amanda e Raffaele: "Il fatto non sussiste". I ragazzi subito in libertà
sono assolutamente d'accordo e la cosa che secondo me emerge con forza, visti anche altri casi come Garlasco, è che gli enti interessati come i vari corpi di investigazione scientifica dilatano i tempi in maniera smisurata per poi concludere nulla se non addirittura complicando gli scenari.Wainer88 ha scritto:Io sn una voce fuori dal coro ma sn contento.... Non per come é finita chiaramente ma perché é finita .... I delitti sn una cosa grave e per me sarebbe giusto dare la notizia per i vai tg ma poi basta .... Dovrebbero occuparsene gli enti interessati per trovare i responsabili e concludere il tutto in fretta e silenzio. Qui si fanno delle vere e prorie fiction.... Dalle trasmissioni tv , speciali e tg tutto per fare ascolti.... E dimenticandosi che c é stata una vittima.... Basta meno tv e piu fatti reali....
Re: Meredith, assolti Amanda e Raffaele: "Il fatto non sussiste". I ragazzi subito in libertà
gli ultimi casi vedi avetrana, brembate...sono tutta una minestra fa false testimonianze e prove + controprove scientifiche....qualcosa in questo sistema non funziona e lo dicono gli stessi esperti
manca quindi un protocollo rigido che le forze dell'ordine devo applicare (tutte nello stesso identico modo) appena arrivano su certi scenari (perchè per questi aspetti, essere nel nord, nel centro o nel sud italia non è uguale...)
discorso dilatazione tempi: faccio un esempio...un RIS di parma fa una 40-50ina di comparazioni DNA al giorno nella migliore delle ipotesi (perchè seguono anche altri casi rispetto a uno solo di spicco...)...se non erro a brembate per il caso di yara sono stati raccolti 8000 dna (se sbaglio potrebbero essere 4000 ora dovrei vedere...)
il conto dei tempi è presto fatto...
manca quindi un protocollo rigido che le forze dell'ordine devo applicare (tutte nello stesso identico modo) appena arrivano su certi scenari (perchè per questi aspetti, essere nel nord, nel centro o nel sud italia non è uguale...)
discorso dilatazione tempi: faccio un esempio...un RIS di parma fa una 40-50ina di comparazioni DNA al giorno nella migliore delle ipotesi (perchè seguono anche altri casi rispetto a uno solo di spicco...)...se non erro a brembate per il caso di yara sono stati raccolti 8000 dna (se sbaglio potrebbero essere 4000 ora dovrei vedere...)
il conto dei tempi è presto fatto...
Re: Meredith, assolti Amanda e Raffaele: "Il fatto non sussiste". I ragazzi subito in libertà
è vero, manca evidentemente un protocollo unico ed i reparti come i Ris di Parma sono molto sottodimensionati per cui sperare che funzionino è pura utopiaaleg ha scritto:gli ultimi casi vedi avetrana, brembate...sono tutta una minestra fa false testimonianze e prove + controprove scientifiche....qualcosa in questo sistema non funziona e lo dicono gli stessi esperti
manca quindi un protocollo rigido che le forze dell'ordine devo applicare (tutte nello stesso identico modo) appena arrivano su certi scenari (perchè per questi aspetti, essere nel nord, nel centro o nel sud italia non è uguale...)
discorso dilatazione tempi: faccio un esempio...un RIS di parma fa una 40-50ina di comparazioni DNA al giorno nella migliore delle ipotesi (perchè seguono anche altri casi rispetto a uno solo di spicco...)...se non erro a brembate per il caso di yara sono stati raccolti 8000 dna (se sbaglio potrebbero essere 4000 ora dovrei vedere...)
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