Dramma al Giro, cade Weylandt

RAPALLO (GENOVA) - Drammatica caduta per Wouter Weylandt. Il belga della Leopard-Trek e' caduto a una ventina di chilometri dal traguardo della terza tappa in un tatto in discesa. Il corridore e' rimasto immobile a terra, gli e' stato praticato il massaggio cardiaco ed e' arrivata l'ambulanza.

Il corridore continua a restare immobile a terra, dalla televisione si vede il suo volto insanguinato. I medici stanno cercando di rianimarlo, per ora senza successo. Al momento sconosciuta la dinamica dell'incidente. I soccorritori hanno subito tagliato il cinturino del casco. E' stato chiamato l'elicottero del 118 che e' partito da Genova e si sta portando sul posto dell'incidente.

Fonte www.ansa.it

e purtroppo la notizia poco fa Wouter Weylandt è morto il suo cuore ha smesso di battere

ecco la notizia ufficiale dal sito www.ansa.it

RAPALLO (GENOVA) - E' morto Wouter Weylandt, il corridore belga di 25 anni caduto a 20 km dalla fine della 3/a tappa del Giro d'Italia. Lo ha riferito Rai Sport nel corso della diretta televisiva.( Drammatica caduta per Wouter Weylandt. Il belga della Leopard-Trek e' caduto a una ventina di chilometri dal traguardo della terza tappa in un tatto in discesa. Il corridore e' rimasto immobile a terra, gli e' stato praticato il massaggio cardiaco ed e' arrivata l'ambulanza.

Che dire non ho parole.... condoglianze alla famiglia da parte di tutti noi

queste son cose che non vorremmo mai sentire stavo leggendo l'articolo 1 min fa

MEDICO: PROVATO PER 40' A RIANIMARLO - Il medico del Giro d'Italia, Giovanni Tredici, ha confermato la morte di Weylandt. ''Siamo arrivati immediatamente - ha riferito Tredici -, eravamo dietro al suo gruppo. Era in stato di incoscienza, con una frattura della base cranica e con il massiccio facciale compromesso. Dopo 40 minuti di massaggio cardiaco abbiamo sospeso la rianimazione, d'accordo con il 118, perche' non c'era piu' nulla da fare''.

Fonte www.ansa.it

sentito....non ho assistito in diretta proprio quel frangente...davvero una bruttissima notizia, concordo che non dovrebbero mai sentirsi, purtroppo il ciclismo è uno sport pericolosissimo....sentite condiglianze a tutti i parenti e conoscenti, R.I.P

è vero paglia comunque se giri in rete trovi le foto dell'accaduto veramente impressionanti.. non ho parole

ItalyMeteo ha scritto:è vero paglia comunque se giri in rete trovi le foto dell'accaduto veramente impressionanti.. non ho parole

sicuramente non è un bello spettacolo...

no per niente un bello spettacolo

poveraccio...che dramma!!!

Questa notizia mi ha messo davvero tristezza... A settembre sarebbe diventato papà....non posso dire nient altro é stata davvero una tragedia...

bellissimo quanto detto da un ciclista intervistato oggi: "nel ciclismo, nel giro d'italia ma in generale in ogni gara al mondo siamo tutti rivali ma facciamo parte tutti di una grande e unita famiglia..."
ecco, io sento di far parte di questa famiglia e come tale voglio ricordare questo giovane ragazzo, non per quello che è successo, ma per quello che era e per quello che sarà.

x carità tutto giusto quello che andiamo dicendo quando succedono certi drammi, tra pochi giorni nessuno se ne ricorderà + fino alla prossima volta che succede.Dico, cerchiamo la sicurezza con caschetti che sinceramente credo possano aiutare se si casca da fermi, ma a 80 all'ora manco 1 casco normale ti garantisce, mettiamo delle chicane nei punti così veloci in modo da ridurre drasticamente la velocità, stiamo parlando di bici, ruote larghe 1 dito, baricentro alto e freni che servono per rallentare non per fermarsi in tempo data la quasi nulla superficie di contatto con la strada.
Scusate la lunghezza del messaggio

tranquillo, tutto giusto quanto dici

Io credo che come in qualsiasi altro sport le misure di sicurezza che vengono adottate sono sufficienti a garantire una "certa" protezione, ma purtroppo anche il ciclismo ha i suoi rischi; se si va oltre i limiti di sicurezza è chiaro che il rischio diventa altissimo.

valfoss ha scritto:Io credo che come in qualsiasi altro sport le misure di sicurezza che vengono adottate sono sufficienti a garantire una "certa" protezione, ma purtroppo anche il ciclismo ha i suoi rischi; se si va oltre i limiti di sicurezza è chiaro che il rischio diventa altissimo.

quello che stai dicendo l'ho testato sulla mia pelle, e quindi posso confermare che valerio ha perfettamente ragione, purtroppo delle volte anche noi ciclisti siamo gradassi e sottovalutiamo il rischio, specie noi "giovani" siamo troppo spericolati, vogliamo sempre dare di più anche in discesa